MILANO, AL MUSEO DI STORIA NATURALE

la caccia fotografica a portata dei più pigri

In epoca asburgica, nel 1838, il Comune di Milano accoglie la donazione delle collezioni naturalistiche di Giuseppe De Cristoforis e di Giorgio Jan, botanico di origini ungheresi, e fonda il Museo Civico di Storia Naturale. Lo stesso Jan è nominato direttore dell’Istituto che aprirà al pubblico, nel 1844, in occasione del VI° Congresso degli Scienziati Italiani. Il Museo è ospitato nell’ex Convento di via Santa Marta sino al 1863, quando le collezioni sono trasferite nel settecentesco Palazzo Dugnani, prima che, nel 1907, trovino una sede definitiva nell’edificio costruito ad hoc dall’architetto Giovanni Ceruti, all’interno dei Giardini Pubblici di Porta Venezia. L’imponente costruzione in stile neogotico progettata dal Ceruti si ispira al British Museum of Natural History di Londra e al contemporaneo Naturhisches Museum di Vienna. Oggi il Museo comprende 23 sale di esposizione e conserva tre milioni di reperti. Le sale del primo piano, dove sono state scattate le fotografie del servizio, sono dedicate alla zoologia e alla presentazione dei principali ambienti naturali (ecosistemi marini; foreste e ambienti umidi tropicali; foreste temperate, taiga e montagne; ambienti artici e antartici; savane, praterie e deserti) con grandi diorami.

La biblioteca del Museo è aperta al pubblico, possiede 150.000 volumi e 2500 riviste scientifiche.

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