UN PETIT MAGIC CIRCUS

il commovente spettacolo messo in scena da Sandra Orfei e Claudio Vassallo

fotografie e testo di Arianna Di Romano

Non si può avere idea di quanto io sia felice di aver fotografato questi bravissimi artisti, che, senza  filtri o riserve, si sono concessi al mio sguardo e al mio cuore. C’è sempre una parte di me attratta da quella combinazione di ambienti, di storie singolari e di quell’umanità che commuove per la sua fragilità.

Inizierò col raccontare che il circo ritratto in queste immagini è quello di Sandra Orfei e Claudio Vassallo. I direttori artistici sono lo stesso Claudio Vassallo e Sara Mateva, lui arriva dall’alta scuola di equitazione, ha dei magnifici cavalli ed è domatore di tigri e leoni. Lei, Sara, è una splendida e abilissima equilibrista sul filo rigido. Il suo sorriso è disarmante! Dietro le quinte, avvolto da un sipario di velluto color porpora, che ben si addice al suo abito regale, c’è Marcello, ultimo clown “faccia bianca” in attività. Il suo sguardo è triste, ma appena inizia a lavorare, ancor prima di incontrare il suo pubblico,  tutta la sua passione e la sua “grande grande” professionalità si rivelano. Altra figura interessante e bizzarra, è quella di Angelo, torinese, approdato nel mondo circense per sperimentarlo: in realtà è un consumato attore di teatro! Federica invece è una meravigliosa ballerina catanese che ha lasciato tutto per seguire l’amore, e  ha sposato Nicholas, trapezista, diventando anche lei un’acrobata. Si dice siano capaci di scambiarsi il cuore per aria… Improvvisamente, da dietro le quinte dove sono stata benevolmente ammessa, sono attratta da una melodia e, quasi sotto ipnosi, ne cerco l’autore. Scopro così Ilaria, una musicista che appare avvolta da una nuvola di fumo bianco. Introduce Kevin, il suo compagno, che si destreggia nel numero del cerchio aereo acrobatico. I miei occhi, si riempiono di lacrime di commozione. Devo interrompere il  lavoro per un po’… Ma a un tratto, quasi a risvegliarmi da questa pausa forzata, la mia attenzione è catturata da Giampaolo, il ventriloquo, che ha sposato una ballerina: che grande famiglia è questa nella quale mi sono imbattuta! Infine incontro Massimo esperto addestratore di animali esotici. Tiene a bada, tra gli altri, un ippopotamo e quattro dromedari! Le ragazze son pronte a entrare in pista nei loro abiti scintillanti. Lo spettacolo sta per iniziare. La musica sopraffà le nostre voci e fa vibrare tutto. Una coltre di fumo ci assale mentre il profumo dello zucchero filato diventa una carezza per i sensi, per quei ricordi olfattivi in grado di catapultarci in un momento indefinito e indefinibile. Ora, il battito del cuore degli artisti è uno solo, così intenso da riuscire senza difficoltà a fondersi con il mio, così come il sudore, la sensazione della fatica, l’attesa, la paura e tutto quanto si respira dietro il sipario.


 

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