AU RENDEZ-VOUS DES AMIS

In ricordo di Alberto Burri 66 noti artisti, invitati da Bruno Corà, trasformano Città di Castello, in Umbria, in capitale esemplare del Rinascimento dei nostri giorni

Max Ernst ne aveva messi insieme 17, di artisti, nel 1922, per il suo celebre olio Au rendez-vouz des amis, (190 x 135 cm. ora al Museum Ludwig di Colonia). Bruno Corà, l’irrefrenabile curatore, critico e storico dell’arte romano, ne ha messi a tavola 66, sempre di artisti, il 26 e il 27 giugno 2015, per l’evento che, mutuando il titolo da Ernst, ha reso per due giorni Città di Castello la capitale delle più diverse tendenze dell’arte contemporanea.

L’occasione? Duplice: celebrare i cento anni della nascita di Alberto Burri, genius loci, e formulare ottimi auspici per una nuova vita del Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, nel centro della cittadina, destinato a divenire importante contenitore di eventi artistici.

Come? Con un convegno di due giorni agli Ex Seccatoi del Tabacco, noti per la collezione di dipinti dell’artista “centenario” ivi esposta. Spazi trasformati in accademia con 9 tavole, rettangolari, affidate a moderatori illustri (direttori e curatori di Musei e gallerie) giunti da tutt’Europa: Gabriella Belli (Fondazione Musei Civici di Venezia, Italia); Laurent Busine (Musée des Arts Contemporains de Grand-Hornu, Belgio); Jean De Loisy (Palais de Tokyo, Paris, Francia); Rudi Fuchs (già Stedelijk Museum Amsterdam, Olanda); Enver Hadžiomerspahić (Ars Aevi Museum of Contemporary Art, Sarajevo, Bosnia-Herzegovina); Lorand Hegyi (Musée d’art Moderne de Saint-Etienne, Francia); Magdalena Juříková (Galerie hlavniho mesta Prahy, Praga, Repubblica Ceca); Werner Meyer (Kunsthalle Göppingen, Germania); Angela Tecce (Castel Sant’Elmo, Napoli, Italia); Denys Zacharopoulos (Macedonian Museum of Contemporary Art, Thessaloniki, Grecia).

Attorno ai tavoli gli artisti, il primo giorno del convegno in gruppi ristretti, hanno detto la loro sullo stato dell’arte, a proposito di: natura; etica; sacro; storia e memoria; scienza e tecnologia; comunicazione; economia mercato e finanza; nuove culture e nuovi paesi; sviluppo nel contesto sociale. E quindi, nella seconda giornata, hanno tratto condivisibili conclusioni, tutti insieme appassionatamente, in un riuscito e ben coordinato cocktail di lingue.

Folto, avido e competente il pubblico che ha assistito ai lavori, in una sala dei Seccatoi collegata a quella dei relatori, allestita con moderne e funzionali tecnologie multimediali grazie all’intervento di efficienti squadre di traduttori simultanei e di operatori video.

Al termine del convegno c’è stata l’inaugurazione della mostra (un’opera per ogni artista invitato) nei fascinosi (e sconosciuti ai più) ambienti del piano nobile di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio. Un Palazzo Te in miniatura, già dimora della stirpe di capitani di ventura, col vitello nel proprio stemma, alleati, a fasi alterne, dei Medici, intimi dei Farnese, di Cesare Borgia (che fece giustiziare Vitellozzo, il più noto della famiglia, come racconta Niccolò Machiavelli) e di qualche papa.

Quei facoltosi committenti di architetture e di affreschi affidarono, tra gli altri, a Prospero Fontana il compito di esaltare, nel salone d’onore della loro magione, la gloria delle imprese militari dei Vitelli (una sorta di ideale prosecuzione del lavoro eseguito dallo stesso pittore, assieme a Giorgio Vasari, per i Medici, in Palazzo Vecchio a Firenze). Fontana eseguì la commissione tra il 1572 e il ’74. Qualcuno sostiene troppo in fretta per affinare i dettagli dei dipinti. Il salone è comunque la stanza delle meraviglie che oggi, e fino al 18 ottobre 2015, funge da scenario per le opere di alcuni tra gli artisti invitati da Corà. Le altre si vedono nelle stanze contigue, non meno imponenti.


Questi gli artisti presenti:

Marco Bagnoli, Stephan Balkenhol, Gianfranco Baruchello, Bizhan Bassiri, Jean-Pierre Bertrand, Gianni Caravaggio, Lawrence Carroll, Enrico Castellani, Giuliana Cunèaz, Richard Deacon, Silvie Defraoui, Auke de Vries, Antonio Dias, Braco Dimitrijević, Bruna Esposito, Marco Gastini, Eugenio Giliberti, Giorgio Griffa, Jusuf Hadžifejzović, Abel Herrero, Shirazeh Houshiary, Paolo Icaro, Emilio Isgrò, Jan Jedlička, Magdalena Jetelová, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Christiane Löhr, Sergio Lombardo, Luigi Mainolfi, Masbedo, Eliseo Mattiacci, Vittorio Messina, Maurizio Mochetti, Carmengloria Morales, Hidetoshi Nagasawa, Hermann Nitsch, Nunzio, Mimmo Paladino, Nakis Panayotidis, Claudio Parmiggiani, Paola Pezzi, Michelangelo Pistoletto, Lucio Pozzi, Luisa Protti, Renato Ranaldi, Franco Rasma, Giovanni Rizzoli, Bernhard Rüdiger, Remo Salvadori, Felix Schramm, Helmut Schweizer, Martin Schwenk, Anita Sieff, Santiago Sierra, Nedko Solakov, Giuseppe Spagnulo, Ettore Spalletti, Giuseppe Stampone, Marco Tirelli, Grazia Toderi, Costas Tsoclis, Alexandros Tzannis, Felice Varini, Eduard Winklhofer, Gilberto Zorio.


Il catalogo e gli atti del convegno sono attesi in autunno


Palazzo Vitelli a Sant’Egidio

piazza Garibaldi a Città di Castello (Perugia – Italia)

fino al 18 ottobre 2015 • dalle 11.00 alle 19.00 • chiuso il lunedì

info 075 8559848

museo@fondazioneburri.org

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