MATTEO RAGNI

Matteo Ragni “enfant prodige” del design italiano è stato il più giovane vincitore del premio “Compasso d’Oro”, l’Oscar del Design. Perpetua l’eredità di Bruno Munari ed è corteggiato dalle più grandi aziende del settore.
Non vuole più sentirsi definire un “giovane designer”. Matteo Ragni si porta incollato ormai da troppo tempo questo appellativo. Forse perché ha ancora l’aspetto di un ragazzo, o forse perché nella fantasia degli addetti ai lavori rimane sempre il più giovane vincitore di tutti i tempi di un Compasso d’Oro, attribuitogli dall’ADI, l’Associazione per il Disegno Industriale per  il suo “Moscardino”, una piccola posata di plastica da cocktail che sembra un giocattolo. E’ proprio sul potere di narrazione di giocattoli “utilizzabili” che Matteo Ragni fonda la sua filosofia di lavoro. Un approccio pratico e una grande attitudine al progetto che si sviluppa ormai quasi da un ventennio, accompagnato da un pensiero romantico, quello di fare del bene attraverso oggetti “buoni” e utili. Nella sua strada Ragni ha incontrato aziende illuminate con le quali ha instaurato un rapporto di comunione intellettuale, produttori che gli permettono di perpetrare le eredità di cuore e ingegno lasciate da grandi maestri come Bruno Munari.

1Matteo Ragni nel suo studio, insieme a una famiglia allargata di altri architetti, designers, esperti di comunicazione e grafici lavora nella ricerca del “buono” che verrà.

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